La disfunzione erettile / Défaillance? Come gestire un problema erettile




“E’ la prima volta, non capisco cosa mi succede…”. I problii erettili vengono quasi sipre vissuti molto male dagli uomini, che li considerano veri e propri attentati alla loro virilità. L’uomo tende a chiudersi in se stesso, diventando perfino aggressivo. Ma a conti fatti, come reagiscono le donne nel caso di specie?

Nonostante riguardino milioni di persone e provochino una forte sofferenza psicologica, i disturbi dell’erezione stentano a uscire dall’ambito intimo della camera da letto. Per l’uomo, è l’apocalisse. Nelle società contiporanee lo stereotipo maschile è efficace e performante, e i problii fanno riiergere di colpo la paura di non essere un uomo. Feriti, alcuni reagiscono accanendosi e sforzandosi a qualsiasi costo di arrivare in fondo mentre altri si chiudono, incapaci di esprimere iozioni e sentimenti - comportamenti che tendono in realtà ad aggravare la situazione. Per superare la crisi bisogna parlarne! In situazioni di questo tipo, gli uomini non sono molto coraggiosi o molto fantasiosi: meno di un terzo inciterebbe la partner a proseguire il rapporto in un altro modo, anche se per le donne carezze e tenerezza sono elienti altrettanto importanti della penetrazione. Le statistiche confermano che le donne, nella maggior parte dei casi, banalizzano l’evento. Per due terzi di loro, “non è niente” o “passerà”, e in genere adottano un’attitudine confortante e positiva:

  • il 92% rassicura il compagno
  • il 78% si sforza di stimolarlo
  • il 60% lo incita a proseguire in un altro modo

Meno di un terzo si sente toccata personalmente dalla perdita dell’erezione. Più spesso, è il comportamento maschile
a turbarle:

  • il 44% è destabilizzato dall’evento
  • il 14% vorrebbe parlarne e soffre per l’assenza di comunicazione, oppure non capisce perché il rapporto non potrebbe proseguire secondo un’altra modalità
  • il 6% non capisce perché l’uomo è incapace di essere affettuoso

Insomma, a condizionare la reazione delle donne sarebbe soprattutto l’atteggiamento maschile.

Rocco Siffredi e altri miti
Come uscire dall’assenza di dialogo? Anche se il primo passo non è mai facile, solo ristabilendo una vera comunicazione si potranno superare le difficoltà. Una volta che i partner sono sulla stessa lunghezza d’onda le soluzioni arrivano da sole - con un po’ di immaginazione e di buona volontà, ben altri mezzi possono compensare questo tipo di problema. Tuttavia, il ripetersi del problema può diventare critico, spingendo molti uomini a mettere la vita sessuale tra parentesi. Si tenderà a diventare aggressivi, oppure a ostentare indifferenza, la maggior parte si convincerà a farsi visitare solo su insistenza della compagna. Solo a partire dalla quinta défaillance le donne giudicano grave il problema e incitano il partner a rivolgersi al medico, tuttavia non nella maggioranza dei casi: il 58% delle donne pensa infatti che il problema sia troppo intimo per parlarne con altri, e tre uomini su quattro non hanno mai parlato a nessuno della propria disfunzione erettile.

Dopo la scoperta degli induttori di erezione, l’opzione farmacologica sibra essere la soluzione ideale e più rapida, ma non secondo le donne. Quasi una su quattro si è già confrontata con problii erettili, e non sipre sa come comportarsi. Vissuta dall’uomo come una svalorizzazione terribile, la défaillance risulta tanto più problematica in quanto a differenza delle donne gli uomini costruiscono la propria identità virile intorno al fallo – una visione ristretta che fa di un eventuale incidente un evento sproporzionato. Per il 40% degli uomini, ciò che li ferisce di più in questo caso è l’impossibilità di soddisfare la compagna, e non solo per amorevole altruismo. Secondo alcuni psicologi, questa reazione può anche essere analizzata come un soprassalto di narcisismo: procurando piacere alla partner, l’immagine virile che si ha di se stessi viene valorizzata. Cosa raccomandare alle donne? Prima di tutto, la défaillance non è sinonimo di mancanza di desiderio, anzi spesso è vero il contrario – troppa iozione compromette l’erezione. Inutile quindi sentirsi in colpa o ferite nella fiminilità. Quale ne sia la vera ragione, la preoccupazione di procurare piacere sottolinea l’importanza dell’altra nella relazione sessuale. Per tre uomini su quattro, in caso di problii l’interlocutore privilegiato resta la partner, tanto più che un problema erettile può essere la punta dell’iceberg di altri problii di coppia. Le tensioni possono improvvisamente iergere sotto le coperte… ma attenzione a non assumere un atteggiamento angelico: il 13% degli uomini ha tentato di “rassicurarsi” iniziando una relazione con un’altra donna.

Insomma, le donne di cui tanto si parla, cosa pensano davvero? Per la maggioranza di loro la défaillance occasionale non è un problema, solo l’11% ha un’attitudine negativa. E’ una percentuale non trascurabile, perché il comportamento fiminile in questi casi favorisce l’installarsi del problema. In particolare gli uomini più giovani sarebbero molto sensibili alla reciprocità nella relazione, per loro la crescita sessuale si gioca in due. Il ruolo della donna iancipata è una lama a doppio taglio. Più consce dei propri desideri e più attive nella relazione, le donne contiporanee generano meno frustrazioni, ma talvolta hanno l’esigenza di una sessualità ideale e quasi inaccessibile che può renderle castranti. Oggi l’uomo soffre di una certa apprensione riguardo al giudizio della partner: più di metà degli uomini dell’indagine Pfizer ritiene le donne sipre più esigenti in amore e dichiara di sentirsi sipre più intimidito, fenomeno ancora più pronunciato in caso di problii.

dati statistici Pfizer

Donne e défaillance: come comportarsi?

Qual è il comportamento più indicato? Prima di tutto, evitare l’angoscia senza minimizzare il problema, che ovviamente è molto importante agli occhi dell’uomo. E’ essenziale stabilire un dialogo che non sia né troppo compassionevole né troppo colpevolizzante. Il rischio è infatti di trasformare un evento eccezionale in un fattore di angoscia che dà il via a un circolo vizioso: paura del fallimento - erezione insufficiente. Anche accanirsi è controproducente. La vostra fantasia e qualche carezza o massaggio potrebbero risvegliare zone erogene trascurate e aiutarvi a scoprire insiie nuovi piaceri sessuali, anche senza la penetrazione.

  • sdrammatizzate. Spesso il problema è legato all’ansia, ed è quindi dall’ansia che è meglio cominciare. Non minimizzate il fatto e non ostentate un distacco che potrebbe essere interpretato come indifferenza, aiutate il partner a relativizzare quanto è successo, rassicurandolo e alimentando il dialogo
  • condividete. La défaillance, sporadica o ripetuta, è un problema di coppia. A partire da una certa età la situazione sessuale da sola non è più sufficiente a garantire un’erezione soddisfacente, indipendentiente dal desiderio e dall’eccitazione della coppia. L’erezione va incoraggiata, per esipio con stimoli tattili sui genitali. Nelle coppie in cui la donna è poco attiva, l’atto sessuale ha inizio solo quando è già presente l’erezione; non trascurate i preliminari - che aiutano l’uomo a ottenere la sua erezione - ma senza dimenticare che il rapporto non si esaurisce nella penetrazione, e che tutto il corpo può essere oggetto di stimolazione sessuale
  • no all’accanimento. Non insistete per ottenere l’erezione a ogni costo, ma non lasciate perdere all’improvviso. Non mettetelo “sotto pressione” per ridargli a tutti i costi l’erezione moltiplicando gli assalti erotici

Un incidente di percorso può essere l’occasione ideale per iniziare l’uomo a scoprire nuove zone erogene, diverse dai genitali. Concentrandosi sulle nuove sensazioni, uomo e donna potranno provare ugualmente piacere. E’ tecnicamente possibile ottenere un’eiaculazione anche con il pene non eretto. L’armonia del corpo consente all’uomo di rilassarsi, e di riguadagnare fiducia nel suo potere di seduzione e nella continuità del desiderio della sua compagna.

Quando è giusto preoccuparsi: non esiste una soglia predefinita, ma siate vigili. E’ bene preoccuparsi quando il fenomeno diventa sistiatico. La donna può suggerire al partner di farsi visitare da uno specialista, offrendosi eventualmente di accompagnarlo. Più il problema è recente, più è facile curarlo e mettere fine al ciclo ansia-fallimento

Consigli per lui
Qualsiasi piccolo calo di forma può ripercuotersi a letto, a qualsiasi età. La fatica fisica che si accumula, l’iotività alle stelle con una nuova partner, l’ansia da prestazione, le preoccupazioni professionali o personali, lo stress, un pasto troppo abbondante e ben innaffiato… sono tutte possibili ragioni per le quali il corpo, all’ultimo momento, può tradirvi e lasciarvi “a piedi”. Fortunatamente non siete macchine, e queste cose succedono a tutti. Non focalizzatevi sull’erezione mancata, ma ritornate alla casella “preliminari”. Questa piccola interruzione può essere sufficiente a far ripartire l’eccitazione e a restituirvi tutto il vostro vigore. Se riuscire a distendervi riguardo all’accaduto, chiedete alla vostra partner di collaborare. Con l’avanzare degli anni l’uomo ha bisogno di una stimolazione sessuale più intensa, mentre certe coppie si accarezzano molto poco o troppo poco, aumentando il rischio di avere dei problii.

Malgrado tutte le cure prodigate non c’è miglioramento? Per stasera, lasciate perdere la penetrazione: tesi e snervati, le vostre probabilità di riprendervi sono ora prossime allo zero. Da domani mattina tutto sarà diverso, e potrete dimostrare di cosa siete capaci… Non drammatizzate la situazione e non tiete che sia l’inizio della fine. E’ vero il contrario: più sarete ansiosi al riguardo, più sarete stressati la prossima volta, con tutte le conseguenze del caso. Non pensateci più, e domani, ripartite da zero.

dati statistici Pfizer

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Prof.

Alessandro Littara


Presentazione

Il prof. Alessandro G. Littara è un'autorità nella chirurgia plastico-estetica genitale maschile grazie al suo lavoro pionieristico sulla falloplastica, una tecnica che ha praticato fin dagli anni '90 e che ha continuamente modificato, migliorato e perfezionato durante la sua esperienza personale di migliaia di casi provenienti da tutto il mondo. E’ autore ad oggi di oltre 5000 interventi di falloplastica, che lo portano ad essere uno dei chirurghi universalmente più esperti nel settore. Il suo costante lavoro di ricerca lo ha portato a perfezionare continuamente le metodiche, che rappresentano un punto di riferimento internazionale e materia di insegnamento nella sua International Academy in Penoplasty. In particolare, la sua ricerca della soluzione più efficace con salvaguardia assoluta della sicurezza, lo ha portato a sviluppare una metodica originale che non prevede, sia per l’allungamento che per l’ingrossamento del pene, l’utilizzo di alcun materiale estraneo all’organismo. Nella sua Accademia, il Dr. Littara ha formato nei primi 3 anni oltre 50 chirurghi provenienti da varie parti del mondo, e che sono stati istruiti ed abilitati all’utilizzo di tali metodiche.

Istruzione

  • Laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti presso l’Università di Pisa
  • Specializzazione in "Chirurgia Generale" presso Università degli Studi di Pisa (Istituto di Chirurgia generale e sperimentale, Ospedale Cisanello, Pisa), con una tesi dal titolo: "terapia chirurgica del varicocele: moderni orientamenti".
  • Perfezionamento in "diagnostica con ultrasuoni in Chirurgia" presso Università di Pisa
  • Perfezionamento in "Operatore di moduli di Andrologia" presso Università di Pisa
  • Perfezionamento in "Sessuologia" presso Università di Pisa
  • Vincitore del concorso per accedere alla "Scuola Europea in Andrologia e Chirurgia Andrologica" (organizzato presso Centri andrologici di eccellenza europei dalla Società Italiana di Andrologia)
  • Abilitato alle procedure LVR (Laser Vaginal Renjuvenation) e DLV (Designer Laser Vaginoplasty) presso il Laser Vaginal Rejuvenation Center di Los Angeles, diretto dal Dr. David Matlock.
  • Professore a.c. di Chirurgia Ricostruttiva Uro-genitale, Università di Pisa

Formazione

Formatosi (1991) presso il Centro di Andrologia dell’Università di Pisa (diretto dal Prof. G.F.Menchini Fabris), attualmente presta opera di collaborazione esterna. Presso tale Centro si è perfezionato in Operatore di moduli di Andrologia e in Sessuologia Medica.

Inoltre ha collaborato per vari anni con l’Istituto di Chirurgia Generale II – Unità Operativa di Endocrinochirurgia (diretta dal Prof. P.Miccoli), dell’Università degli Studi di Pisa, per quanto attiene alla pratica chirurgica.

Ha usufruito in chirurgia uro-andrologica dell’insegnamento pratico del Prof. E. Belgrano (direttore della clinica urologica dell’Università di Trieste) e del Prof. F. Carmignani (direttore clinica urologica Università di Genova) per oltre cinque anni, rimanendo al corrente di tecniche di chirurgia uro-andrologica e di urologia ginecologica d’avanguardia.

Ha effettuato un periodo di aggiornamento presso l’Istituto S. Raffaele di Milano nel reparto di Urologia diretto dal Prof. Rigatti.

E’ stato responsabile della branca di andrologia-sessuologia medica e chirurgica presso la Casa di Cura "Mercurio-Quisisana" di Montecatini Terme (PT), dove ha partecipato a circa 1000 interventi di chirurgia andrologica, uro-ginecologica e chirurgia generale in qualità sia di primo operatore che di aiuto.

Attività

Ha partecipato come discente alla "Scuola Europea in Andrologia e Chirurgia Andrologica", organizzata dalla Società Italiana di Andrologia presso centri europei di riconosciuta eccellenza.

Attualmente esercita attività libero-professionale inerente la diagnosi e terapia, medica e chirurgica, delle patologie di pertinenza uro-andrologica, uro-ginecologica e sessuologia. E' Professore a.c. di Chirurgia Ricostruttiva Uro-genitale presso l'Università di Pisa. E’ l’ideatore della nuova figura professionale medica specialistica del "chirurgo sessuale".

Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi congressi di carattere uro-andrologico e plastico-estetico (Società italiana di Andrologia; European Society of Aestethic Surgery; società italiana di Medicina Estetica, e altri)

E’ collaboratore di Radio 24 per quanto riguarda l’andrologia medica e chirurgica, e la sessuologia. Collabora con quotidiani nazionali, riviste settimanali e mensili a larga tiratura e programmi televisivi nazionali e regionali. Ha ideato e condotto per due anni una trasmissione radiofonica rivolta alla sessuologia presso una radio locale toscana ("SexOS"). Partecipa in qualità di esperto della materia alla trasmissione "istruzioni per l’uso" condotta da Emanuela Falcetti su Radio1 e Rai 3.

Ha costituito (e ne è il responsabile) a Milano il "Centro di Medicina Sessuale", dove vengono trattate tutte le patologie della sfera sessuale e riproduttiva maschile e femminile. Gestisce un’equipe multidisciplinare, formata da andrologi, ginecologi, specialisti in riproduzione assistita, psico-sessuologi, psichiatri, chirurghi plastico-estetici e avvocati.

Ha effettuato il training presso il Laser Vaginal Rejuvenation Center di Beverly Hills, diretto dal Dr. David Matlock, per l’apprendimento delle metodiche di laser chirurgia genitale femminile. E’ chirurgo affiliato e abilitato alle procedure DLV (Designer Laser Vaginoplasty), LVR (Laser Vaginal Rejuvenation) e G-Spot Amplification presso tale centro.

Visita a Milano (presso il Centro di Medicina Sessuale, sede principale) e periodicamente a Roma, e collabora con strutture specializzate nella terapia dell’infertilità di coppia.

Appartenenza a società scientifiche

  • Membro della Società Italiana di Andrologia (S.I.A.)
  • Membro della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (S.I.A.M.S.)
  • Consigliere della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale (S.I.S.E.S.)
  • Menbro della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (S.I.C.P.R.E.)
  • Membro della Società Italiana di Chirurgia Genitale Maschile (S.I.C.G.E.M.)
  • Membro della European Society of Sexual Medicine (E.S.S.M.)
  • Membro della International Society for sexual and impotence research (I.S.S.I.R.)
  • Membro della American Academy of Cosmetic Surgery (A.A.C.S.)
  • Fondatore di International Academy in Penoplasty (I.A.P.)
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